+39010566334 | Lun-Ven 9:00 - 18:00
Iscriviti alla newsletter Chiappe Revello e Associati versione inglese Chiappe Revello e Associati Chiappe Revello e Associati Chiappe Revello e Associati Chiappe Revello e Associati

Porto Petroli di Genova dona mascherine all’Ospedale Villa Scassi

Salvagente
Il Porto Petroli di Multedo ha donato all’ospedale di Villa Scassi le sue scorte di mascherine, acquistate all’inizio dell’emergenza coronavirus per i propri lavoratori. La decisione è stata presa a livello sindacale in accordo con l’azienda, per venire incontro alla mancanza di presidi sanitari segnalata dai dottori dell’ospedale di Sampierdarena.

Negli ultimi giorni Villa Scassi ha infatti eroso sino a quasi terminare le scorte di mascherine del tipo ffp3: sono le più sicure in circolazione, perché in grado di proteggere dall’inquinamento dell’aria o dai virus e proprio per questo motivo essenziali per i medici anestesisti-rianimatori. Il problema riguarda gran parte delle strutture sanitarie italiane e si sta diffondendo anche negli altri Paesi, tanto che le mascherine di qualità superiore come le ffp3 sono diventate quasi introvabili sul mercato internazionale.

Durante questa settimana l’allarme dei medici di Villa Scassi è arrivato al porto Petroli di Multedo, dove lavora il marito di una dottoressa dell’ospedale. Da qui la decisione dei lavoratori di mostrare la propria solidarietà. «Noi possedevamo circa un centinaio di mascherine ffp3, acquistate qualche settimana fa», racconta Duilio Calvo, dipendente di Porto Petroli nonché segretario del porto di Genova per Uil trasporti. «Servivano per consentire ai lavoratori di difendersi dal virus quando si opera fianco a fianco o si interagisce con il personale di bordo delle navi in arrivo. Ma ai sanitari servono più che a noi: per cui abbiamo deciso di rinunciarvi».

Le mascherine sono state consegnate giovedì all’ospedale di Villa Scassi, che in cambio ha donato al Porto Petroli delle mascherine chirurgiche. Meno sicure davanti ai virus, «ma utili e più che sufficienti per lavorare all’aperto – hanno detto i rappresentanti sindacali di Porto Petroli ai colleghi – In questo momento i dottori sono prioritari rispetto a tutto il resto». Nell’ospedale i medici sono commossi per il regalo, ma sanno che il problema della mancanza di mascherine si ripresenterà. «Questa scorta durerà al massimo due settimane», fanno sapere dal reparto di rianimazione: la mascherina è infatti sicura solamente per un turno di lavoro, dopodiché il filtro smette di funzionare e deve essere gettata.

«In questo momento il magazzino non è vuoto, perché abbiamo appena ricevuto un carico dalla Regione Liguria», assicura il direttore sanitario dell’ospedale di Villa Scassi, la dottoressa Marta Caltabellotta, riferendosi alle mascherine ffp2 arrivate a Genova dalla Cina. «In ogni caso le mascherine di cui disponiamo dovranno essere utilizzate nella maniera più oculata possibile».

Fonte: Massimiliano Salvo, Repubblica Genova

Iscriviti alla newsletter