L’alternarsi di alluvioni e siccità sta causando danni enormi al settore agricolo, com’è stato drammaticamente evidenziato dalla recente alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Confagricoltura Donna ha così deciso di organizzare il 14 giugno a Roma un evento presso la sede di Palazzo della Valle con l’obiettivo di coinvolgere le imprenditrici dei vari settori produttivi, per discutere e impegnarsi a trovare soluzioni da poter adottare per contrastare il cambiamento climatico e mitigarne gli effetti devastanti.
“Ci siamo riunite proprio per proporre, seguendo esigenze dei territori e produttive, un documento unitario che presenteremo alle Istituzioni”. Lo ha detto Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura, in questa giornata dove era previsto fossero presenti i rappresentanti delle istituzioni, tra i quali il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e le rappresentanti della Commissione Agricoltura alla Camera dei deputati; ma che purtroppo, a causa della scomparsa dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, non hanno potuto partecipare. Confagricoltura donna ha espresso il suo cordoglio ricordando l’ex Presidente all’inizio dei lavori del convegno.
La tematica dell’acqua è stata al centro del dibattito moderato dalla famosa giornalista Rai Barbara Capponi, spaziando da interventi di matrice storico-sociale, grazie alla partecipazione della Professoressa Marialuisa Ricotti, all’innovazione tecnologica in campo agricolo, con gli interventi della Presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, Federica Argentati, e Giulia Giuffrè, Global Compact SDG Pioneer 2021. Inoltre, è stata presentata la nuova associazione le Donne della Floricoltura, che ha regalato un bouquet di spighe di grano e lavanda a tutte le relatrici intervenute. Le esperienze delle rappresentanti delle associazioni legalmente riconosciute coinvolte nel progetto – Donne del Vino, Donne del Riso, Donne dell’Olio e Donne dell’Ortofrutta – sono state inserite in un fruttuoso tavolo di lavoro dove molte istane sono state portate avanti, dalla parità di genere alla richiesta di investimenti concreti nel campo agricolo, anche da un punto di vista dell’innovazione tecnologica.
Come ha ribadito la presidente Oddi Baglioni: “A provvedimenti e misure di emergenza e piani di intervento a lungo termine occorre puntare a incentivare l’innovazione, affiancando anche soluzioni che la natura stessa può darci, come intercettare le acque provenienti dagli eventi atmosferici. La natura, proprio come l’universo femminile, è da sempre resiliente”.
Un impegno al quale molte imprenditrici hanno risposto portando la loro esperienza “direttamente sul campo” e portando le istanze di una filiera che richiede maggiori investimenti e coinvolgimento nel processo decisionale. La grande risposta ha messo ancora una volta in luce quanto il ruolo delle donne nel settore agricolo sia presente e consistente, motivo per cui è necessario che esse vengano coinvolte nei processi decisionali, in quanto produttrici, imprenditrici e lavoratrici della filiera e che si apra la strada nei luoghi decisionali. Confagricoltura donna si impegna in questo contrastando il pensiero ancora diffuso, di una cultura di genere che vede le donne al di fuori del settore e valorizza così la compartecipazione all’attività agricola sia di uomini che di donne.