Giovedì 8 febbraio abbiamo partecipato alla presentazione del nuovo Policy Brief di Asvis – Agenzia italiana per lo sviluppo sostenibile. I Policy brief sono documenti destinati a diffondere il punto di vista dell’ASviS su grandi questioni di attualità per stimolare il dibattito pubblico sulle politiche per lo sviluppo sostenibile. Sono il frutto dei contributi dei Gruppi di lavoro che curano i 17 Goal dell’Agenda ONU 2030 e del contributo dello staff dell’ASviS con la supervisione del direttore scientifico, Enrico Giovannini.
Capitalismo e Nuovi Indicatori Economici
Giovannini ha aperto la discussione su capitalismo e nuovi indicatori economici, seguito da Nicole Della Vedova, Head of Corporate Finance Enel Group, membro della piattaforma europea per la finanza sostenibile. La conferenza ha approfondito il ruolo dell’Europa come avanguardia nella finanza sostenibile, esaminando la Tassonomia, i Green Bonds e il contributo di ICMA e LMA alle linee guida sui mercati.
Ruolo delle Imprese nell’Attuazione della Tassonomia
Il report di Enel sulla Tassonomia Europea ha rivelato un notevole allineamento delle attività dell’azienda con gli indicatori, evidenziando le differenze tra piccole imprese e grandi corporate. Il focus sui Green Bonds e la normativa correlata sono stati analizzati, insieme a un Compendium di pratiche di mercato della CE, strutturato con il supporto di Enel.
Presentazione delle Best Practice
Un panel di imprese ha presentato le best practice e le esperienze con la Tassonomia, con casi come quello delle Acciaierie Arvedi Group che ha attraversato una rivoluzione culturale, chiudendo e riconvertendo uno stabilimento, riducendo drasticamente le emissioni di CO2.
Il caso di IREN ha invece evidenziato l’implementazione della Tassonomia a tutti i livelli dell’organizzazione, con un focus sugli investimenti futuri e la collaborazione con altre aziende. Settori come consulenza, assicurazioni e finanza hanno condiviso le loro esperienze.
Limiti e Raccomandazioni
I limiti della Tassonomia, come la sua natura binaria e la mancanza di considerazione sufficiente degli obiettivi sociali, sono stati comunque messi in luce, per poi fornire raccomandazioni chiave per accelerare l’adozione delle direttive europee sulla rendicontazione di sostenibilità e migliorare la qualità delle informazioni, quali:
- Accelerare l’adozione delle direttive europee sulla rendicontazione di sostenibilità.
- Ottimizzare il sistema di revisione/assurance delle informazioni di sostenibilità, definendo chi può svolgere questa funzione e le competenze richieste.
- Supportare strategicamente le imprese, in particolare le PMI, nel processo di transizione informativa.
- Potenziare la formazione a tutti i livelli delle figure aziendali e professionali coinvolte.
- Promuovere il flusso di dati ESG dalle imprese al sistema bancario e finanziario.
- Migliorare la qualità delle informazioni di sostenibilità per agevolare la finanza a impatto.
- Digitalizzare e potenziare la qualità e comparabilità dei ratings/scoring ESG a livello europeo e internazionale.
- Contribuire ampiamente e qualificatamente ai processi di standardizzazione della rendicontazione di sostenibilità su scala europea e internazionale.
- Favorire una partecipazione più ampia e sistematica della società civile nei dibattiti sugli organismi preposti e sull’informazione di sostenibilità.
Partecipazione della Società Civile e Impatto Globale
È stato evidenziato come l’Italia sia sottodimensionata rispetto agli investimenti internazionali, con un appello a una maggiore partecipazione della società civile. La conferenza ha concluso con un richiamo all’esempio positivo di EFRAG, sottolineando l’importanza di contribuire ai processi di standardizzazione della rendicontazione di sostenibilità a livello europeo e internazionale.